Attività cinofilo-sportiva di grande fascino che ha come obiettivo l'apprendimento di un comportamento controllato e collaborativo da parte del cane. Per questo motivo l'Obedience, approvata e riconosciuta sia in ambito nazionale che internazionale è aperta a tutti i cani. Nata alla fine degli anni 50 negli Stati Uniti è approdata in Italia solo verso la fine degli anni 90, all'indomani di una dimostrazione divulgativa tenuta da due noti campioni nord-europei. Disciplina altamente stimolante favorisce le capacità di ragionamento. In questa attività, più che nelle altre, il cane è spinto a pensare a ciò che sta eseguendo e al costante desiderio di ascoltare e assecondare la volontà del conduttore anche quando quest'ultimo si trova a grande distanza. Concentrazione, precisione e prontezza devono perciò essere le qualità peculiari per costruire un buon binomio. Nell'Obedience sono previste 5 classi con difficoltà crescenti a partire dalla prima, detta dei “predebuttanti" (con gradi di difficoltà leggeri), per proseguire con le altre 4. Tutte le classi sono accomunate da esercizi fondamentali rivolti al binomio come: "Condotte al piede con diverse andature, richiami, invii in avanti e direzionali, riporti semplici e con ostacolo, discriminazione olfattiva con riporto, controlli a distanza e in corsa nonchè posizioni statiche". A livelli agonistici vengono premiate sia la velocità che la precisione di esecuzione, anche se, il denominatore comune di ogni prestazione dovrebbe essere la complicità e la naturalezza da parte del cane nell'eseguire con piacere ciò che gli viene richiesto. L'intesa nel binomio è quindi più importante del risultato stesso.