Possedere un cane è un‘esperienza bellissima, indimenticabile e questo perchè la convivenza con il nostro amico a 4 zampe è in grado di regalare grande gioia, felicità e anche soddisfazioni. Non è esagerato affermare che il cane è diventato a tutti gli effetti un fondamentale componente del nucleo familiare e in quest’ottica emerge con evidenza l’esigenza di una convivenza priva di aspetti complicati o problematici. Tuttavia, a causa di comportamenti inadeguati viene considerato - a torto - l’unico responsabile delle difficoltà di convivenza. Tutto l’impegno e l’amore dei proprietari non sono sufficienti a cambiare tali atteggiamenti che rischiano di assumere toni via via sempre più difficili da gestire. E’evidente che tali problemi non possano essere risolti con la sola buona volontà del proprietario ma debbano essere affrontati da personale specializzato. La figura tecnica più indicata è quella dell’ educatore-comportamentista che grazie ad un percorso-rieducativo consentirà di fare chiarezza e di ritrovare la tranquillità. Per capire meglio questo delicato aspetto abbiamo di seguito elencato alcune delle problematiche più comuni e frequenti: • Dimostrazioni di dominanza • Fuga (comportamento che porta l’animale a lasciare il territorio e la famiglia in cui vive) • Fobie (malattia con conseguente disturbo emotivo per uno stato permanente di paura) • Ipercinesia o iperattività (il cane non è in grado di controllarsi e/o calmarsi, a seguito di ambienti poco stimolanti o addirittura per le mancate cure materne) • Disturbi eliminatori (il cane soddisfa i propri bisogni in posti inappropriati) • Ansia da separazione (stato di paura generalizzata, dove il cane, se lasciato da solo, rompe i sistemi di autoregolamentazione: abbai, distruttività, autolesionismo, ecc…) • Aggressività (verso i famigliari, persone, cose e animali) • Sindromi da canile • Problemi di convivenza con bambini o per l’arrivo di un nascituro Per il lavoro di rieducazione è fondamentale la presenza del proprietario che permetterà di acquisire le informazioni necessarie alla comprensione del problema e contemporaneamente individuare il percorso migliore. Per questo motivo sottolineiamo come la piena collaborazione permetterà di portare a buon fine un programma di  “modifica- comportamentale" con il quale possano essere affrontati e risolti i casi più comuni. Per problemi di particolare gravità si rende invece necessario l’intervento del veterinario-comportamentalista: terapia e percorso rieducativo consentiranno di risolvere il caso o, quanto meno, di migliorarlo. Non bisogna rassegnarsi, ma percorrere sempre la strada della “guarigione”. Solo in questo modo il “branco” potrà trarne beneficio. Cane e proprietario torneranno ad essere più sereni e felici di prima.